22 Luglio 2016
L'acqua in natura è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute, uomo compreso. Ad essa è dovuta l’origine stessa della vita sul nostro pianeta e ne ricopre il 71,11% della superficie.
Essendo il principale costituente della gran parte dei viventi, l'acqua è quindi presente anche nell'organismo umano, in percentuali variabili a seconda dell'età, del sesso e del peso (costituisce il 65% del peso corporeo, diminuendo gradualmente all'avanzare dell'età e a seconda del sesso).
L'uomo ha riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell'universo e attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle principali religioni. Ha inoltre compreso la sua utilità come elemento indispensabile nell’ambito civile, agricolo e industriale.
Dal punto di vista biologico, l’acqua risulta di fondamentale importanza nell’organismo umano per il trasporto dei nutrienti in tutti i distretti corporei e per l'eliminazione e l'escrezione, tramite l'urina, delle scorie prodotte nelle reazioni biochimiche. Svolge inoltre una funzione determinante nella regolazione della temperatura corporea, attraverso la sudorazione, e della concentrazione dei sali minerali. Partecipa al processo digestivo, favorendo il transito intestinale e l'assorbimento delle sostanze nutritive. Proprio perché l'acqua deve essere presente in quantità molto elevate nell'alimentazione umana viene classificata come "macronutriente".
Affinché il nostro organismo, le nostre cellule possano essere in equilibrio, per consentire le regolari funzioni biochimiche, è necessario assumere circa 1 litro e mezzo di liquidi al giorno tra acqua, tisane e centrifughe.
L’acqua favorisce l’eliminazione di sostanze di rifiuto in quanto aumenta la produzione di urina e sudore e ha un effetto estetico in quanto conferisce forma e rigidità ai tessuti.
Dino Sintoni